Live free or die di Paolo Lamuraglia
La parola da sola non basta per raccontare e capire il mondo. Anche se è la parola illuminante dello storico o preveggente del poeta. La parola diventa più chiara accompagnandola all’immagine. Che sia il documento del fotografo, che la trasfigurazione dell’artista, del pittore. Paolo Lamuraglia è fotografo e pittore
Pittore a suo modo. Come fotografo coglie - con sincera partecipazione, vero virtuosismo tecnico e rigorosa aderenza alla realtà - eventi e protagonisti del nostro tempo. Come pittore evade dalla realtà, traduce poeticamente fatti, ansie, passioni, speranze in intriganti astrazioni. Ogni sua opera è un labirinto popolato di simboli, segni irripetuti che si rincorrono, si contrappongono, si intrecciano in un gioco appassionante e coinvolgente. E’ una pittura quella di Paolo Lamuraglia nuova e originalissima nel linguaggio informale, antica nella fattualità miniaturistica, inconsueta nella scelta del supporto: né tela, né carta, né favole ma rottami d’auto. Parti di carrozzerie. Non è quindi pittura da cavalletto quella che ci offre. Per esprimersi ha bisogno di una resistenza “di una superficie dura” come si esprimeva il grande Jackson Pollock, per poter stare interamente dentro l’opera. Viverla. (Giancarlo Degl'Innocenti)
Inaugurazione 23 maggio ore 19.00
Zoe
via dei Renai, 13 - Firenze
Lun-dom 7-01
Ingresso libero
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento